Sabato 2 Febbraio 2013 - Il Santo del giorno: Presentazione del Signore - festa delle luci

Il tempo... ieri - GIORNATA DI TRANSIZIONE. Cielo velato al mattino e nuvoloso nel pomeriggio. Il freddo Maestrale è arrivato verso sera, annunciando il cattivo tempo. Temperature: mass. 12,8°C; min. 2,0°C; attuale 9,6°C (ore 23,30).
 
Sabato 2 febbraio presentazione del libro di Raffaele Santini ‘Ngurdenizije de sapé, presso l’Agenzia Promozione
Culturale a Sulmona.
 
Rinviato a lunedì 4 febbraio, ore 17,30, l’incontro presso l’hotel Meeting Santacroce in Sulmona per la presentazione della DMC, onde attivare l’incoming ricettivo
 
Dalla riserva Lago di San Domenico-Lago Pio
GIORNATA MONDIALE DELLE ZONE UMIDE - 2 febbraio 2013
VILLALAGO - In questa giornata tematica a livello mondiale si parla di gestione sostenibile dell’acqua, una risorsa preziosa dalla quale dipendono la sopravvivenza delle specie animali e vegetali e anche la maggior parte delle nostre attivita’ socio economiche. Per la salvaguardia di questi preziosi ecosistemi serve l’impegno diretto delle istituzioni e la sensibilizzazione dei cittadini. Anche la Riserva vuole recitare un ruolo primario. Sul versante istituzionale gli obiettivi sono quelli di promuovere accordi programmatici di gestione integrata dei laghi e delle aste fluviali proteggendo e facendo conoscere la natura di questi ecosistemi, ma anche sviluppando in modo sostenibile il turismo e le economie locali. Sul versante della sensibilizzazione delle persone gli obiettivi sono quelli di favorire nuovi approcci di conoscenza attraverso momenti di educazione ambientale per le giovani generazioni. Sarà quindi attivato, entro l’anno,  un percorso formativo regionale denominato “Acqua e Territorio”. Suggerimenti e consigli saranno accolti con favore e potranno essere inviati al nostro indirizzo di posta elettronica. info@riservanaturalevillalago.it .
La Direzione
 
L’APPUNTAMENTO CON LA TRADIZIONE
“VIVI IL COSTUME”
VII EDIZIONE 25 Aprile - 5 Maggio 2013
SCANNO - Gli organizzatori della manifestazione “Vivi il Costume” hanno rotto qualsiasi indugio e perplessità e hanno annunciato dal sito della loro associazione che anche quest’anno avranno luogo le cerimonie rituali in preparazione del “Catenaccio”. E’ una notizia che il responsabile, Claudio D’Alessandro, ha dato ieri da questo giornale e che riprendiamo per dare più risalto ad una manifestazione che di anno in anno è divenuta sempre più ricca di eventi culturali, racchiusi nei dieci giorni che precedono la sfilata per il “Catenaccio”, il corteo matrimoniale. L’edizione scorsa ha visto la partecipazione di numerose coppie, con le donne nel costume tradizionale dei giorni di festa. Donne scannesi che vestivano il costume, lasciato in eredità dalle loro nonne o mamme. Un bel “Catenaccio” lungo il centro storico del paese con gli sposi che aprono il corteo. Questo ruolo viene assegnato per sorteggio.
Il manifesto a lato, cosa dice? Ecco la spiegazione degli autori. «L’immagine scelta per il manifesto di quest’anno racconta il senso del tema proposto. Una barca galleggia sulle acque del nostro placido  lago che in questo tramonto sembra risplendere di tutti i suoi gioielli. Le cose,molto spesso,sono sotto i nostri occhi basta solo imparare a riconoscerle e valorizzarle. La storia della nostra valle, il grosso patrimonio narrato nelle decine di pubblicazioni che ci riguardano, l’oreficeria ed il tombolo,l’esperienza quasi secolare nel campo del turismo,la ricchezza mai troppo valorizzata della locale cultura gastronomica ed infine ma niente affatto ultimo il nostro territorio – lago,centro storico e montagne- rappresentano gli ingredienti a nostra disposizione per continuare a costruire un futuro sufficientemente prospero».
 
CONSERVAZIONE E GESTIONE DEL CAMOSCIO D’ABRUZZO
Riunione a Pescasseroli per definire il Piano Operativo
che costituirà anche la base per l’aggiornamento del Piano d’Azione
Nell’ambito del Progetto Life Coornata, nei giorni scorsi si è tenuta a Pescasseroli, presso la sede del Parco, una importante riunione finalizzata  a definire l’impostazione del Piano operativo per la gestione e la conservazione della popolazione di Camoscio del Parco.  Nel Piano sono individuate le minacce, le misure gestionali e i monitoraggi che dovranno proseguire anche dopo la conclusione del Progetto europeo; adottato dall’Ente, costituirà la base per l’aggiornamento del Piano d’Azione per la salvaguardia del Camoscio appenninico. Dai dati presentati e illustrati dai tecnici del Parco, è emerso che i parametri fondamentali della popolazione (tasso di natalità, indice riproduttivo, rapporto sessi, indice di accrescimento, tasso di sopravvivenza al primo anno, indice di sopravvivenza degli yearling), confrontati con i dati degli anni passati, nei quali si era registrata una flessione, sono in ripresa e si attestano su valori soddisfacenti.
Dall’accurata valutazione della situazione attuale,  i rischi e le principali difficoltà, con cui la popolazione del Parco di questo delicato e prezioso ungulato deve ancora confrontarsi,  sembrano essere dovute a problemi parassitologici polmonari e intestinali  da mettere in relazione
alla presenza di bestiame nei pascoli alti, alla presenza di bestiame pascolante in eccesso rispetto ai carchi ammissibili, nonché alla presenza su pascoli di cani randagi o da lavoro. Tali situazioni causano un netto confinamento dei Camosci in aree molto ristrette, confermato anche dai dati della telemetria, determinando il continuo ripetersi di cicli parassitari infestanti che si ripercuote negativamente sulle performance dei Camosci stessi. Rispetto a tali problematiche, nell’ambito del Progetto Cornata, è in corso di piena attuazione una specifica azione  che prevede un monitoraggio sierologico e parassitologico sul bestiame domestico in area Camoscio, la somministrazione di efficaci farmaci antiparassitari al bestiame e la somministrazione di vaccini in caso di verifica a carico del bestiame delle situazioni evidenti di rischio sanitario.
Anche per la migliore tutela di questa unica  e rarissima specie faunistica, oltre che per l’orso marsicano, i responsabili dell’Ente Parco sollecitano ripetutamente i comuni interessati a una maggiore collaborazione nella gestione dei pascoli montani, in alcuni casi  rilevando, purtroppo, non molta disponibilità.
 

LA LETTURA DELLA DOMENICA
“Lupus in... di Anna Pinna

Fogli di carta sparsi sul pavimento, confusione totale. Tutto gira storto, i movimenti più elementari diventano complicati, disarmonici. Cosa s’inceppa nel cervello? Faccio cose dettate da un’altra persona. Mi sento fuori dalla mia natura. Cosa sono davvero? Forse mi sono appena incarnata in un essere umano, forse prima ero un lupo. Sento cosi’ vicino a me questa figura. Forse sono nata a Villalago per rimanere nei luoghi a me conosciuti. La nostalgia dell’ululato a volte si fa straziante,era l’unica cosa che mi convinceva a rientrare a casa nei pomeriggi invernali all’inbrunire.L’odore della neve lo avverto anche a Roma. So quando nevica a Villalago: non sbaglio mai. Mi sento i baffi vicino al naso che si stringono per sentire meglio le vibrazioni. Non sento la fame umana, sento un istinto al morso, alla lotta, alla conservazione ad ogno costo, fino alla morte. L’amore per i bambini, devozione totale fino ai cinque, sei anni, poi basta. Mi disinteresso quasi, come se fossero cuccioli, che ad un certo punto devono arrangiarsi e imparare a vivere. Di più non posso fare. Trova la tua strada, corri il rischio, il premio è la vita. Cerco le briciole di pane lungo la strada, qualcosa che mi riporti sul sentiero battuto. Niente, non c’è più niente di familiare, nessun amico, nessuna faccia aperta, curiosa. Sento l’indifferenza totale. Noi tutti stiamo vivendo in una navicella spaziale formidabile, unica. Giriamo insieme intorno al sole, vi sembra poco, vi sembra normale, vi sembra mediocre. Per quanto piccoli ci possiamo sentire. La nostra vita è possibile per una marea di miracoli che avvengono tutti insieme. Ricordo le facce antiche, amorevoli, compassionevoli, pronte al soccorso. Maria e Cleonice, sorelle unite da un destino di lavoro e solitudine, serene, contente, operose. Mi accoglievano quando la mamma era troppo impegnata con i gemellini. Io bussavo alla porta di fronte: ale api potta,vieni vieni saltarella. Mi hanno insegnato a ricamare, a fare l’uncinetto, a lavorare, a essere uniti. Io voglio sentirmi come loro, pronte a dare e a riunire il branco. Uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh!.

 
TANTISSIMI AUGURI
A CESIDIO DI TOMMASO
DI BUGNARA
CHE OGGI COMPIE 102 ANNI

BUGNARA - Cesidio oggi  festeggia i suoi 102 anni. E’ uno dei centenari della Valle del Sagittario che hanno onorato il calendario 2013, redatto da questo giornale. I figli Mario, Giovanni e Giulio hanno organizzato una conviviale al ristorante “Tre Archi”, dove Cesidio, circondato dalle persone più care, spegnerà le 102 candeline della torta. Gli hanno scritto la seguente lettera

Carissimo papA’ Cesidio,
superato brillantemente la soglia dei cento anni, ogni traguardo ormai è alla tua portata e oggi, che festeggiamo i tuoi centodue anni, ti auguriamo di onorare il tuo contratto che prevede, almeno, il raggiungimento dei centoventi; I’importante è proseguire con lo stato psicofisico attuale (capitammò?).
Hai attraversato le vicende tristi e felici di oltre un secolo di storia senza risparmi; hai vissuto in anni in cui erano richiesti fatiche e sacrifici per far vivere e crescere dignitosamente la famiglia che ci hai insegnato ad amare e considerare unita non solo dal vincolo di sangue e affettivo ma quale prezioso patrimonio di tradizioni e valori fondati sul reciproco rispetto e solidarietà.
A prescindere dal periodo bellico, dall'Africa all'India e all'Inghilterra, che hai recentemente ricordato nel servizio che la RAI ha realizzato grazie all’interessamento del professor Roberto Grossi (al quale esprimiamo gratitudine anche per l'affettuoso abbraccio ben visibile nel filmato), che ti aveva già immortalato nel calendario dei centenari, vogliamo ringraziarti perché sei stato, e continui a essere per noi il faro da seguire proprio per i tuoi insegnamenti per il senso che hai avuto della famiglia.
Il tuo grado d'istruzione è certificato da una licenza di quinta elementare che ottenesti meritatamente sostenendo, con successo, l'esame insieme a diversi compaesani. Tra tutti i partecipanti fosti idoneo tu e un nostro parente, aiutato da qualcosa che portò, ma che tu non potevi portare perché non l'avevi. Ma la tua cultura, coltivata dalle tue superiori facoltà intellettuali, va ben oltre quella licenza tanto è vero che hai sempre trovato consensi e
apprezzamenti in tutti coloro con i quali hai avuto modo di rapportarti. Anche per questo non possiamo che essere fieri di te. Ti chiediamo scusa se a volte non riusciamo a immedesimarci con le tue esigenze e ti autorizziamo a rappresentarci e farci pesare tali circostanze quando anche noi raggiungeremo la tua venerabile età.
Nell’esprimerti il nostro amore ti auguriamo di proseguire apprezzando i doni della vita e sentendoci al tuo fianco per un reciproco, amabile sostegno. Buon compleanno.
Mario, Giovanni, Giulio.
Bugnara, 2 febbraio 2013

Come è stato possibile vedere nel programma “Buon giorno regione”, andato in onda su Rai3 il 22 gennaio, egli è in gran forma. Vive in casa del figlio Giovanni e trascorre il suo tempo nella lettura del giornale o giocando a carte  con gli amici. E’ una persona affabile e gentile, disponibile al dialogo e di grande compagnia, che sa intrattenere con i racconti della sua vita lavorativa nelle ferrovie e il periodo di guerra seguito dalla prigionia. La vita gli ha regalato tanti momenti di gioia in seno alla famiglia, come quelli di oggi, che gli auguriamo possa ripetere ancora per altri compleanni felici e in buona salute.
Auguri Cesidio da tutta la nostra redazione.
 

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LA SORGENTE
DEL FIUME SEGA ALL’EREMO
DI SAN DOMENICO
A VILLALAGO

Pensando di fare cosa gradita ai tanti Villalaghesi “fuori sede”, riportiamo con l’immagine
“il canto melodioso” delle acque che il fiume riversa al lago. E’ il corso d’acqua di tante leggende popolari, legate alla permanenza di San Domenico a Prato Cardoso.