Introdacqua (terra tra le acque) è un ridente centro
collinare posto ai piedi del Monte Genzana. Arrivando da Sulmona, appare
subito la gran Torre Medioevale, che domina sulle case sottostanti.
Seguendo il bel viale d'accesso, si arriva al cuore del paese, dove lo
svettante campanile del XVII Secolo, indica la Chiesa Madre, intitolata a
Maria SS. Annunziata, custode delle spoglie di San
Feliciano martire,
patrono del paese. Sul "corso" c'è l'imponente mole del Palazzo
Marchesale dei Trasmondi, ultimi feudatari di Introdacqua, fatto costruire
nel XV Secolo. Da qui si sale verso la parte alta del paese e tra un
dedalo di viuzze si arriva al Castello, con la sua maestosa Torre a pianta
quadrata del secolo XIII. Qui c'è il borgo antico, finemente
ristrutturato. Nel discendere s'incontrano archi e portali di buona fattura,
sino ad arrivare alla Fontana Vecchia. Ha sette mascheroni a bassorilievo,
con relativa cannella, da dove esce un'acqua fresca e limpida. Prima di lasciare il paese, si consiglia di visitare la
Chiesa della Santissima Trinità e quelle di San Giovanni Battista e
dell'Addolorata. Gli abitanti sono rinomati per la loro passione musicale. Vi
sono due "Bande" e un coro folcloristico. Tra le tradizioni
popolari vanno ricordate quella dei "Fuochi di Sant'Antonio" e
la "Madonna che véle", la corsa della Madonna, che la mattina
del giorno di Pasqua va incontro al figlio risorto. |