Le origini storiche di Introdacqua risalgono al IX
Secolo. I suoi primi abitanti furono i coloni, di origine peligna,
inviati dal monastero di San Clemente a Casauria, per coltivare le
loro terre fertili e ricche di acqua. Il loro insediamento andò sempre più
ingrandendosi, perché vi si rifugiarono altri popoli, spinti alla fuga
dalle invasioni saracene e ungare. Con il tempo i monaci di San Clemente persero quelle
terre e Introdacqua entrò a far parte del Ducato di Benevento sotto
il dominio dei Longobardi e poi dei Franchi. Istituita la Contea
di Valva, passò al Conte Rainaldo. Dopo l'invasione dei Normanni,
Introdacqua passò ai Conti di Sangro. Il paese durante
questo dominio, che durò oltre mezzo secolo, ebbe circa 240 abitanti e si
arricchì di Chiese e palazzi. In questo periodo venne edificato il Castello,
che ancora oggi mostra i suoi possenti ruderi. La sua storia seguì le
sorti dell'Italia Meridionale, passando prima agli Svevi e
poi agli Angioini. Va ricordata la Signoria d'Aquino, che durò 220 anni.
I feudatari non vessarono i loro sudditi con tasse inique, ma ne
agevolarono la rinascita economica, riscuotendo solo la decima parte dei
raccolti. Dopo i D'Aquino, si avvicendarono i d'Avalos e
poi di nuovo i Di Sangro, che possedettero Introdacqua per
33 anni. Con la loro caduta tornarono i d'Avalos, che dominarono il
paese per oltre un secolo. In questo periodo sorsero nuove chiese e
diversi palazzi. Il paese passò poi ai Borboni, ai Francesi di
Napoleone e, infine, entrò a far parte del Regno D'Italia. Va
ricordato che all'epoca dei Borboni, Introdacqua fece parte
del dominio dei Trasmondi, per circa 157 anni, sino all'abolizione
della feudalità da parte di Napoleone. A loro si deve lo stemma
dell'Università, tuttora figurante
sullo stemma originale del Comune. |