In viaggio per la Spagna dalle Andorre all'Andalusia
Prima tappa: Visita al santuario della Madonna di Lourdes
Il viaggio E' iniziato in pullman da Scanno, giovedì 18 ottobre, alle ore 18,00, organizzato dall'Agenzia "Erriquez Viaggi" di Tricase (LE). Il trasporto è a cura della ditta dei Fratelli Petrocco di Scanno, con tre autisti: Antonio, Francesco e lo stesso proprietario, Andrea Petrocco. Siamo un gruppo di 21 persone. Dopo Anversa, ci dirigiamo verso il casello autostradale di Cocullo per immetterci nell'autostrada per Roma.
Il gruppo, dopo la riservatezza iniziale, inizia un rapporto più confidenziale. Ci sono Ciccio e Mirella a tenerci allegri. Appena imboccata l'autostrada per Firenze facciamo la prima sosta "tecnica". La notte è scesa e la passeremo in pullman.
Il viaggio, con l'alternarsi degli autisti, prosegue senza problemi e molti si sono già appisolati. Alle prime ore del nuovo giorno, 19 ottobre, siamo già a Genova e poi dopo alcune ore attraversiamo il confine per entrare in Francia. Intanto comincia ad albeggiare. Siamo nello stato di Monaco. La luce si fa sempre più prepotente fino al sorgere del sole, che comincia a far capolino dal mare di Nizza. Entriamo in Provenza e procediamo verso Nimes. Dopo pochi chilometri ci fermiamo per la colazione. Foto di gruppo e poi di nuovo  sul pullman. Percorriamo  ancora l'autostrada per lasciarla dopo Tolosa e proseguire verso i Pirenei su una strada provinciale, attraversando dei piccoli paesi. Breve sosta a Baignares e poi di nuovo in viaggio. Sono le ore 12,00 e dovremmo essere a Lourdes per le 13,30. La pioggia ci viene incontro e diventa sempre più insistente nell'avvicinarsi alla meta. Lourdes comincia a farsi vedere sopra una collina e la raggiungiamo dopo pochi chilometri, sotto una pioggia battente. Il pullman ci porta vicino l'albergo. Gli autisti ci danno gli ombrelli e scaricati i bagagli, prima della consegna della chiavi delle camere, raggiungiamo la sala da pranzo. E' un tipico pasto alla francese, con un'entrata di verdure e poi a scelta pesce o carne. Dopo il pranzo saliamo nelle nostre rispettive camere e ci diamo l'appuntamento alle ore 16,00 per andare al santuario che dista circa quindici minuti di cammino. La pioggia non accenna a cessare.
All'ora convenuta ci ritroviamo nella hall dell'albergo per incamminarci in gruppo. Alcuni di noi conoscevano il santuario, ma la maggior parte vi andava per la prima volta. Attraversiamo sotto la pioggia il ponte del fiume Gave, che è in piena e a pochi centimetri dal sovrastare gli argini. Dopo un po' ci appare la basilica. Non entriamo, ma ci dirigiamo verso la grotta delle apparizioni. Compriamo un cero da accendere. Seguiamo le indicazioni e arriviamo sotto la statua della Madonna. Nessuna sosta, ma una preghiera veloce, perché un guardiano ci sollecita a camminare. Andiamo ad accendere a e depositare il cero, in una lunga rastrelliera. La pioggia è sempre più forte. Arrivano le guardie della protezione civile e ci invitano a sgomberare il piazzale e transennano l'entrata per non far passare più nessuno.
Entriamo nella basilica, dove ci sono messe in continuazione. Il gruppo si divide e poi ci ritroviamo quasi tutti nella grande basilica sotterranea di San Pio X  per l'adorazione eucaristica. Terminata la funzione andiamo alla cappella di San Giuseppe per ascoltare la messa in Italiano. Al termine torniamo, sempre sotto la pioggia, in albergo per la cena. Nonostante il cattivo tempo  molti sono tornati alla basilica per la processione serale, che è stata molto dimessa. In albergo ci giunge la notizia che il fiume Gave ha straripato, riversando le acque fino alla Grotta.
Il cattivo tempo ha limitato la presenza della tanta gente che arriva ogni giorno a Lourdes e dei tanti malati che cercano conforto nella preghiera alla Madonna. Se noi fossimo arrivati mezz'ora più tardi non avremmo potuto visitare la Grotta. La stanchezza del viaggio ci ha portato a letto prima del solito, anche perché la partenza per il Principato di Andorre era stata fissata per le ore 6,00.