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Jacopo Lupi Punto di sVista
 
Il riso abbonda nella bocca degli stolti
 
LA COMICITA’, la barzelletta (anche se di bassa levatura), lo spettacolarizzare un concetto con simpatici richiami storici, sta diventando, grazie a Berlusconi, da arma contro il potere a strumento vero e proprio di governo. Berlusconi, abilmente, con le sue ormai innumerevoli scorribande dialettiche, si è appropriato di quella stessa satira di cui era schiavo, trasformandola in uno strumento proprio per generare consensi. Anche se il premier continua a dire di usare la barzelletta come semplice espediente terapeutico, per generare qualche risata, l’immagine che sembra venir fuori dalla sua comicità studiata è quella di un uomo che riesce sempre a ribaltare le situazioni e farle girare a proprio vantaggio. Berlusconi usa la barzelletta come espediente retorico per dire pubblicamente cosa intende dire senza doverne poi pagare le conseguenze; bisognerebbe davvero
ascoltarlo seriamente quando racconta qualche barzelletta delle sue, mentre disinteressarsi quando parla seriamente. Solo così può essere compreso il comportamento di un capo di stato che non ha dominato la scena politica per sue grandissime competenze, ma per incompetenze dei suoi avversari. Berlusconi era nato ed era anche, politicamente, finito, nel giro di due anni. Nel ’96, con Prodi al governo, la sinistra sarebbe stata in grado di mettere Berlusconi nell’angolo, votando il conflitto di interessi, bloccando il suo strapotere nel mercato pubblicitario; invece si sono inventati la Bicamerale, che rimise Berlusconi in carreggiata e allontanò lo spettro di una legge sul conflitto di interessi sotto il lenzuolo di un’altra camera. Dopo la Bicamerale addirittura, i partiti della sinistra sollecitarono più volte Berlusconi di fare lui una legge che regolasse il suo ciclopico conflitto i interessi, proprio come se Ulisse avesse chiesto a Polifemo: “Accècati”. Lui sempre con il suo fare da cabarettista è riuscito a venir fuori da ogni situazione e con le sue battute ha sempre generato risate generali nei suoi ascoltatori dando conferma sempre più della sensatezza del proverbio latino “Il riso abbonda nella bocca degli stolti”, e gli stolti siamo noi.
 
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