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INTERVENTI DEI NOSTRI LETTORI
 
Caro Roberto,
Purtroppo ieri all'assemblea popolare indetta dal Sindaco sono arrivato quasi al termine, per impegni personali. Non ho potuto seguire per intero gli argomenti trattati, ma si è capito dall'aria che tirava che non portava a niente di buono. Io credo che da parte del Sindaco uscente ci sia la volontà di collaborazione, ma non sento la stessa cosa per la popolazione. Il fatto stesso che in un'assemblea popolare ci siano soltanto 20-25 persone la dice lunga. I giovani stavano al bar come sempre. Altri non giovani, stavano comodamente in piazza. Credo che il paese sia anche loro e che dovrebbero anch'essi prendersi un poco di responsabilità. D'altra parte, quando le cose vanno male, sono i primi a lamentarsi. Sono state fatte anche altre assemblee, me il numero era ancora più basso dei presenti. Una volta perché c'erano le partite, un altra volta perché era sera, ma i problemi del paese non hanno orari. Un altra cosa che ho notato, è la scarsa partecipazione dei Villalaghesi che risiedono fuori. E' facile criticare quando si viene qui soltanto dal 15 al 25 agosto, oppure in altre occasioni simili tipo Pasqua, Natale, ecc. Noi che abbiamo avuto la fortuna o la sfortuna di rimanere a Villalago, ci siamo tutto l'anno con i suoi pregi e difetti. Credo sia ora che qualcuno di loro si dia da fare per questo paese. Se non si riescono  a trovare 12 persone qualificate in paese per poter governare, allora bisogna attingere dai tanti professionisti Villalaghesi che sono fuori.Ieri in assemblea si diceva che la gente vota soltanto per i propri parenti e magari i più capaci non vengono eletti perché hanno una famiglia meno numerosa. D'altra parte negli ultimi anni le liste sia da una parte che dall'altra sono state fatte seguendo questo criterio e cioè: trovato il Sindaco e magari 2-3 assessori, gli altri componenti della lista sono soltanto dei porta voti. Si diceva che bisognava far cambiare la mentalità alle persone. ma come si fa? Questa è una cosa inculcata da anni ed anni, forse dai tempi dei Borboni e magari anche prima. Quello che bisogna fare, è trovare due liste con la maturità di voler collaborare per il bene del paese. Siamo così maturi? Siamo pronti a lavorare senza distinzione di colori o partiti. Se si fa bene, si fa bene sia per una parte che per l'altra. Gli elettori possono essere tutti vincenti se i candidati lavorano come una squadra invece di scontrarsi. Prima d'ora non ho partecipato al forum né ho mandato un mio parere, ma ora credo sia arrivato il momento che non si può più stare a guardare (al bar o alla piazza), ma ora di agire. Non bisogna dare tutto per scontato e su questo mi rivolgo ai giovani. Non possono aspettare che tutto gli viene fatto come succede a casa, che la mamma prepara, lava stira e magari gli mette anche i vestiti da indossare sul letto la mattina. Devono vedere come e cosa possono fare loro, senza timore. Tutti sbagliano e nessuno è nato imparato. D'altra parte è così in qualsiasi campo, dallo sport alla scuola, nel campo lavorativo e quello famigliare. Di tempo è rimasto poco, ma sufficiente per fare le cose giuste. Cerchiamo tutti insieme di collaborare. Si può anche litigare, ma almeno possiamo dire che abbiamo provato.
Saluti
ANTONIO GATTA
(7.3.2011, ore 15,00)
 
[...]
Ottima l'idea della 2° o 3° lista mista dei vari paesani della Valle. Persone ben scelte possono dare un buon contributo per si imposti un ragionevole piano per l'unificazione. La Valle unita avrebbe più voce e sicuramente un maggiore ascolto nei gradini più alti. Se posso essere di qualche utilità sono sempre disponibile.
Un carissimo saluto e un presto a casa
ERALDO BIASETTI
(9.3.2011, ore 10,56)
 
Sono ancora ricoverato all'ospedale dell'Aquila. Ho letto sui giornali che le prossime votazioni amministrative sono state fissate per il 15 e 16 Maggio prossimo. Oggi, lunedì 7 Marzo, sto meglio di ieri e, quindi, ne approfitto, prima che sia troppo tardi, per meglio specificare l'idea della lista unitaria. Ho letto gli ultimi interventi sul "Forum", proposto da questo giornale quotidiano on line e, in generale, ho rilevato che la maggior parte è d'accordo sulla nostra proposta. Villalago, secondo me, deve approfittare dell'occasione del rinnovo dell'amministrazione comunale, anche per farsi promotrice di un coordinamento amministrativo tra i comuni dell'Alta Valle del Sagittario. Per questo ritengo che bisogna adoperarsi per realizzare due liste unitarie. La prima per l'amministrazione del Comune di Villalago, con un sindaco proprio (maschio o femmina), cercando la partecipazione di tutti i cittadini capaci, attivi, responsabili, eliminando diatribe e risentimenti vari, dovuti a conflitti precedenti; la seconda per il coordinamento delle altre amministrazioni comunali dell'Alta Valle del Sagittario, formata da tre cittadini di Villalago, due di Scanno, due di Anversa e due di Cocullo. Gli eventuali quattro eletti faranno parte della maggioranza, collaborando in tutto e per tutto con il gruppo maggioritario, predisponendo e portando avanti progetti di Valle. Mi è arrivata notizia dai Villalaghesi "aquilani", venuti a trovarmi in ospedale, che già c'è qualcuno che sta preparando le tradizionali due liste. Vi dico subito che se sarà così, mi adopererò, comunque, per la lista della Valle del Sagittario, con l'impegno di collaborare con la lista vincente e non per fare opposizione. Risulterà minoritaria alle votazioni e quindi saranno elette quattro persone: una di Villalago, una di Scanno, una di Anversa e una di Cocullo. Nell'ipotesi di tre liste, bisognerà fare in modo che almeno due persone siano elette. Spero ancora che vada in porto una sola lista unitaria. Questa è la mia idea, che sottoporrò all'attenzione di un'assemblea cittadina, quando tornerò a Villalago. Vado riprendendo le dovute forze fisiche e spero di essere dimesso al più presto. Comunque c'è ancora tempo, sino a metà Aprile prossimo, per preparare le due liste unitarie (mi auguro che sia così). Carissimi compaesani villalaghesi, ho fiducia della vostra intelligenza e del "Bene" che dite sempre di volere a Villalago e alla Valle del Sagittario.
ROBERTO GROSSI
(7.3.2011, ore 15,00)
 
Fino a questo momento
vi son stati 11 interventi  sul tema in oggetto.   Mi fa  senza dubbio piacere l’interessamento manifestato e mi premuro di rispondere  ai dubbi  posti dai singoli interlocutori.
In primis  nella lista unitaria  devono essere rappresentate  tutte le sfaccettature della cultura ( se fossimo ancora negli anni '80 direi tutte le ideologie).  E con questo credo di poter rassicurare Roberto Gatta che poneva il quesito.
Nella lista devono confluire  tutti gli interessi.  Per interessi intendo le esigenze dei Villalaghesi residenti in paese, dei villalaghesi che vivono in altri posti ed anche dei forestieri proprietari di case. Naturalmente se la lista si fa carico degli interessi in essa deve essere presente  chi gli interessi rappresenta.
Spero di aver risposto a Stefano Caranfa (anche se la domanda non era rivolta a me). Stefano poneva un'altra questione, si domandava come si potessero risolvere le vecchie controversie. E' evidente  che gli aderenti alla lista si devono "scurdà le passate".
Il dr. Carlo Gatta vuole entrare nel merito del  problema  del programma. Credo che la risposta viene dall'intervento dei giovani, i quali pongono all'attenzione tre problemi: la disoccupazione, il decremento
demografico, il disagio sociale.  Io credo che se riuscissimo a porre in essere dei progetti  che attenuino questi problemi avremmo fatto un buon lavoro.
Peccato che i giovani intervenuti si siano subito tirati indietro.
Felice Gentile
(26.2.2011, ore 15,31)
 
Egregio Direttore,
apprezziamo la sua iniziativa nel voler coinvolgere ed informare Noi giovani per le prossime Amministrative. Abbiamo letto attentamente tutti i commenti riportati sul forum del sito e a nostro avviso, il problema principale non è stato centrato.
Per Noi non ha importanza se alle elezioni si presenterà una lista unica o più liste, ma ciò che queste persone andranno a fare nella prossima legislatura. Ci spieghiamo meglio.
Il problema principale è che il paese è in declino per vari motivi:
- Disoccupazione giovanile;
- Decremento demografico:
- Scarso interesse sulle attività dei giovani;
- Decremento vertiginoso del turismo;
A tali propositi vorremmo un programma atto a combattere queste piaghe che ci affliggono da decenni sempre più. Noi come giovani non vogliamo sindacare sull’operato delle Amministrazioni precedenti, che sicuramente avranno avuto il loro bel da fare, solamente chiediamo di spostare l’attenzione su questi punti invece che altri ( Es: costruzione di nuovi edifici, strade, orti botanici, parchi, campi ecc.).
Non ci sentiamo ancora all’altezza di prendere in mano una situazione del genere, ma siamo pronti ad essere di supporto, anche esterno, ad una Amministrazione che si adoperi nella realizzazione di questi punti.
La Nostra iniziativa propone ai futuri Candidati, di stilare un PROGRAMMA concreto ed efficace, per risollevare le sorti di questo paese. D’altronde il futuro siamo Noi ed abbiamo tutto l’interesse.
DA SUBITO SIAMO PRONTI AD UN CONFRONTO, ANZI, FELICI DI FARLO.
Certi della Vostra attenzione, cogliamo l’occasione per porgerVi i Nostri più cordiali saluti.
Mancini Antonio
Gentile Christian
Gatta Luca
Gatta Gianluca Jr.
(10.2.2011, ore  4,09)
 
GENT. DIRETTORE,
ritengo, secondo la mia modesta opinione, che l’idea di presentare alla prossime amministrative una lista “unitaria” sia del tutto positiva. Sarà comunque difficile che possa realizzarsi per svariati motivi. Presentare a Villalago due o più liste è segno di separazione e di disfacimento della nostra piccola comunità.
Per l’amministrazione del nostro paese, a precindere dai colori politici, la cosa più importante è l’alternanza.
In una società ordinata i lavori si compiono comodamente, gli usi si osservano facilmente e i debiti si ripagano agevolmente. Gli uomini che hanno una grande cultura sono eloquenti ed hanno tante conoscenze ma non cercano qualche capacità nei loro subordinati. Perciò io ritengo che non bisogna affidarsi soltanto agli uomini di talento per stabilire le norme sociali, il modo del giusto vivere. Nemmeno le leggi più rigide e le punizioni più severe possono impedire all’uomo di essere perfido e disonesto se viene messo in un angolo. Pertanto ritengo che non ci debba essere alcuna emarginazione, se veramente si vuole costruire qualcosa per il nostro paese.  Gli errori commessi dalle passate amministrazioni sono da dimenticare, se si vuole fare una lista unitaria.
Il modo di amministrare capace non comporta artificiosità, ma comporta seguaci; comporta una classe dirigente che non fa favoritismi. Sei cose sono alla base di una nazione o di una piccola comunità come la nostra: la via, la virtù, la bontà, la giustizia, la cortesia e la conoscenza. Se queste vengono praticate profondamente danno grosse ricompense, se, al contrario, vengono poco praticate le ricompense sono poche.
Lao Tzu (sec. 500/600) raccomanda: «non interferire; usa la rettitudine per governare; conquista il mondo senza imporre nulla; più divieti ci sono al mondo, più povera è la popolazione; più uomini ingegnosi ci sono, più vengono prodotte cose inutili. Perciò il saggio dice: io non porgo niente e gli uomini sono naturalmente civili; io mi mantengo tranquillo e gli uomini sono naturalmente retti; io non nutro ambizioni e gli uomini sono naturalmente semplici». Questi sono principi attuali, come lo erano allora. Quindi, cari signori cerchiamo di unirci e fare quanto è nelle nostre possibilità, per rendere Villalago, il nostro amato paese, una grande opportunità di vita e di lavoro per i nostri figli.
ROBERTO GATTA
(4 - 2 - 2011, ore 19,30)
 
Caro Direttore,
torno ancora sull’argomento “lista unica” per un’ulteriore riflessione che vuole essere anche un po’ provocazione. Pur nel lodevole sforzo finalizzato a superare “vecchi attriti, individualismi e interessi di parte” (cito testualmente l’intervento di Carlo Gatta che condivido), secondo me questo dibattito non può incanalarsi in un semplice “scurdammece o’ passat”: questo bisogno di unitarietà deve avere per forza di cose un percorso più lungo e condiviso, deve far maturare nel tempo sufficiente una coscienza collettiva e non ridursi ad una già replicata proposta preelettorale. Non si possono lasciare alimentare le divisioni per anni (non mi riferisco ad alcun aspetto specifico, sia ben chiaro, ma semplicemente al comune modo di fare) e poi in poco tempo cercare di innestare la marcia indietro, in nome di valori che dovrebbero essere condivisi ogni giorno e non solo a poche settimane dalle elezioni. Questa non vuole essere una secchiata d’acqua sul fuoco della discussione, ma se dobbiamo affrontare un problema, allora diciamocela tutta. Forse non si riuscirà in questa tornata a fare ‘sta benedetta lista unica, forse i tempi non sono ancora maturi (spero di sbagliarmi, per il bene di Villalago); ma se effettivamente sarà così, sarà importante allora non abbandonare la partita subito dopo le elezioni, risvegliandoci dall’anestesia puntualmente fra quattro anni. Sarà in quel momento che occorrerà iniziare ad agire per costruire quel sentire comune che consentirà nel tempo il raggiungimento degli scopi che ci si prefigge. Temo anche che il percorso non sarà né rapido né agevole, ma avvincente, quello sì. Ciao a tutti.
STEFANO CARANFA
(4 - 2 - 2011, ore 12,36)   
 
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