Lunedì 3 Giugno 2019 - Sant'Adamo di Guglionesi, Monaco

Il tempo... ieri - UNA DOMENICA di nebbie, Nuvole e pioggerelline. Hanno occupato la giornata fino a sera quando è apparso un breve spiraglio di sole. Temperature in leggero rialzo: mass. 14,7°C; min. 9,7°C; attuale 11,3° (ore 23,30).
 
    marathon
“Marathon degli Stazzi”: in 500 per un’edizione epica!
VinCono: Ciccanti - cat. maschile e Sorgi - cat. femminile
SCANNO - Pioggia incessante, vento, freddo in quota (appena 3 gradi ai 1817 metri del valico del Monte Genzana, “cima Coppi” della gara): la XVI Marathon degli Stazzi – “memorial Cesidio Caranfa” verrà ricordata come un’edizione epica, che ha messo a dura prova gli oltre 500 biker iscritti. Prova brillantemente superata anche dalla collaudata macchina organizzativa dell’MTB Scanno che grazie ai 150  volontari e alle forze dell’ordine ha garantito un livello di sicurezza elevato nonostante le condizioni climatiche al limite e dei servizi pre e post gara impeccabili. Piccole modifiche del tracciato di gara e terreno ovunque ben drenante hanno reso il percorso fattibile, sebbene inevitabilmente insidioso e “duro”, ben più dispendioso dal punto di vista energetico di quanto non dicano i già “severi” dati altimetrici (64 km e 2000 metri di dislivello per il percorso “marathon”, 43 km e 1300 metri d+ per il “classic”).
Livello agonistico alto con molti atleti quotati al nastro di partenza, fra cui una ventina di “open”. Per circa metà gara il terzetto composto da Marco Ciccanti (Bikepro), Mirko Tabacchi (Ktm-Protek-Dama) e Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli) ha dettato il ritmo con un vantaggio via via più consistente sugli inseguitori. Dopo Passo Godi Folcarelli ha ceduto un po’ mentre sulla salita di Sant’Egidio, l’ultima della serie, Ciccanti è riuscito nell’impresa di staccare Tabacchi così da presentarsi da solo all’arrivo di Scanno con il tempo di 2 ore, 44 minuti e 59 secondi. Tabacchi e Folcarelli, secondo e terzo al traguardo, hanno chiuso rispettivamente a 1:59 e 4:39 dal vincitore. Nella gara femminile dominio di Karin Sorgi (Lineaorobike) su Letizia Giardinelli (Functional Fit) e Maria Grazie Cornacchia (Maniga Paracycling). Nel percorso Classic vittorie per Massimo Folcarelli (Race Mountain Folcarelli) e Maria Partenza (Functional Fit).
Lavaggio bici quanto mai affollato al palazzetto dello sport di Scanno, dove si è svolto anche l’abbondante pranzo con circa 1000 pasti completi forniti ad atleti ed accompagnatori. Novità culinaria di questa edizione i dolci preparati ad hoc dalle ragazze dell’MTB Scanno. A seguire le ricche premiazioni per i vincitori assoluti e i podi di categoria; poi, ancora, la consegna delle maglie ai leader del circuito “I Sentieri del Sole e dei Sapori” e ai vincitori delle casacche di “campione regionale marathon” (Scanno era anche prova unica di questa specialità oltre che, ovviamente, tappa dell’Abruzzo Cup).
Univoci i complimenti all’organizzazione da parte dei tanti biker accorsi. Soddisfatto il Presidente delll’MTB Scanno, Mario De Vincentis, che come sempre ha tenuto a ringraziare gli atleti partecipanti e gli infaticabili volontari, disposti a sacrificarsi lungo il percorso per ore, al freddo e sotto la pioggia, prestando assistenza a tutti i 500 biker in gara: l’abbraccio ideale del mondo delle “ruote grasse” ai volontari della “marathon degli Stazzi”! (Testo e foto di Antonio Carfagnini)
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    posta
Oddio, non mancano segnali positivi: alcune iniziative intraprese da cittadini privati che manifestano, nel perseguimento del proprio legittimo interesse di impresa, come si possa trarre contemporaneamente, un vantaggio collettivo; ma anche questa non è una novità contemporanea. Le migliori cose buone di Sulmona, quelle che resistono positivamente ancora in questo tempo così “deprimente”, sono nate dalle iniziative di privati ed appassionati cittadini che hanno rischiato ed investito sulle loro “passioni culturali” (pensa alla Camerata Musicale, alla Giostra medievale, all’arredamento del Teatro! Soltanto che fino a qualche decennio fa la classe politica dirigente della città aveva sempre manifestato di essere all’altezza di utilizzare al meglio queste iniziative, nell’interesse generale. Oggi, se non le ostacola sicuramente fa troppo poco per “arricchirle”). La condizione della Villa Comunale, ma anche di tutto il verde pubblico cittadino (fermati a scattare qualche foto alla Villetta di Viale Mazzini, oppure al Parco fluviale del Vella…) ma anche la dimenticata potenziale “ricchezza” delle Ville e dei Giardini gentilizi (ispirazione della mia testimonianza nel 2011, quando speravo di risvegliare per lo meno un interesse di confronto pubblico su un PRG che dalla fine degli anni settanta del secolo scorso, quando fu adottato, si dice, inutilmente, di dover “riprendere” e completare ma che nessuno riesce a fare!) sono l’immagine di una città che merita una rinnovata ripresa di attenzione e competenze gestionali di livello più alto di quelle che oggi conosciamo. E tra i segnali positivi mi piace anche mettere in evidenza qualche giovane, che, come tanti, è andato fuori per formarsi e che, rientrato, mette a disposizione competenze adeguate alla cultura degli anni nei quali viviamo. Sono giovani che credono all’Europa, conoscono bene i cambiamenti di cui l’UE ha bisogno, ma hanno anche la consapevolezza, per averlo appreso da chi ha saputo utilizzare bene certi strumenti, come si affrontano le difficili situazioni che caratterizzano la complessità dei rapporti economici e sociali dell’oggi. Lo stato di abbandono del “verde” sulmonese è, in altre parole, metafora di una città si lamenta ma inutilmente, secondo certi abusati schemi del passato, stronca le leadership e piange per la mancanza delle medesime. Quando invece si tratterebbe di “rimboccarsi le maniche” e decidere cosa e come fare per rendere comodo il letto nel quale la sera andiamo a dormire (come diceva mio nonno).
Se vorrai pubblicare questa mia confessione sei libero di farlo. Ma non potevo non dirti con franchezza tutto quello che le “tue foto” mi hanno suggerito. Con la stima di sempre, Andrea Iannamorelli
2 giugno 2019
LETTERA AL DIRETTORE
Riflessioni sulla città di Sulmona

di Andrea Iannamorelli

Carissimo direttore, 
stimolato dalla “tua” passeggiata nella Villa Comunale di Sulmona (nella pagine del 31 maggio del Gazzettino on line), consentimi di confessare che se tu non riconosci la mia città, quando scendi a Valle, a me, credimi, vengono le lacrime agli occhi quando mi fermo a riflettere; ed evito di uscire di casa, se non per lo stretto indispensabile.
E non è soltanto per la “vecchia” Villa, praticamente abbandonata o quasi. Ovvero per le serrande abbassate dei negozi in vendita, non da oggi, o “chiusi” in attesa per un improbabile invito all’affitto. La prostrazione mi deriva dalla constatazione del segno terribile dell’abbandono e della decadenza, che noi di una certa età, rispetto alla Sulmona nella quale siamo nati e cresciuti e per la quale, con orgoglio, abbiamo speso molto della nostra vita, anche con autorevolezza fuori di qui, non possiamo sopportare (perché dimenticare che da giovani, pur appartenendo a partiti o raggruppamenti diversi, “noi di Sulmona”, insieme, eravamo in grado, lontani dalla città, di contare nel sostenere scelte che facevamo o uomini che riuscivamo ad imporre!).
A dominare, ma non da oggi, da tempo oramai, sono incuria e pressapochismo, caro Roberto: dalle cose minime (per esempio quello che, se fatto bene, si è soliti definire “arredo urbano”) a quelle più significative (i servizi: le battaglie condotte male per garantire livelli accettabili di assistenza sanitaria ospedaliera, la difficoltà di adeguare le strutture scolastiche ai parametri richiesti di anti sismicità. Adeguamenti indispensabili per far tornare nelle proprie aule alunni oggi “dispersi” tra strutture provvisorie, strutture di emergenza, o “fuori sede”. Poi ci si lamenta quando il comune amico, il prof. Aldo Ronci, con la sistematicità che gli appartiene, segnala il calo inesorabile della popolazione residente, con l’inevitabile progressiva caduta di attrattività, per le attività produttive di questo territorio). Tant’è.  
A mio personalissimo parere, hai colto, amico mio, con le istantanee scattate alla Villa Comunale, la metafora più semplice e vera di questa “nostra” città che ha smarrito il filo di un percorso che fino a qualche decennio fa la poneva al centro di un significativo ruolo di leadership nel Centro Abruzzo. (La leadership non te la attribuisce nessuno, te la devi conquistare!).
 
    gssi l’aquila
Al GSSI un incontro sull'innovazione sociale

Usare modalità innovative per intervenire sui problemi sociali delle aree urbane. E' il tema del workshop che si svolgerà il 4 e il 5 giugno prossimi presso il Gran Sasso Science Institute dell'Aquila.
Organizzato dai ricercatori dell'area Social Sciences della scuola di studi avanzati che ha sede nel capoluogo abruzzese, l'incontro si focalizzerà soprattutto sulle criticità delle città del Sud Europa e sulle possibili soluzioni. Al GSSI si confronteranno dunque ricercatori che hanno sperimentato o monitorato forme di innovazione sociale soprattutto in città italiane e spagnole: Milano, Palermo, Barcellona, Madrid, Roma, Napoli.
In particolare verranno illustrati casi di successo messi in opera a Bologna e Napoli. Nel capoluogo emiliano con la gestione collaborativa dei beni comuni e la partecipazione civica che permette la partecipazione diretta di migliaia di cittadini a decisioni finanziarie e ad altri atti importanti di programmazione. Nel rione Sanità, invece, la cooperativa La Paranza che ha creato opportunità di occupazione di qualità per i giovani locali, sostenendo il rilancio del turismo e la rigenerazione urbana di quell'area del capoluogo partenopeo. E non mancheranno esempi di innovazione sociale realizzati all'estero. Per esempio l'esperienza neo-municipalista di Madrid, dove la nuova amministrazione ha promosso un sistema per la partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni e una strategia per lo sviluppo dell'economia cooperativa.
 
    inps
Anche le nuove domande presentate ad aprile sono state in gran parte lavorate e i relativi flussi di pagamento sono stati inviati il 15 maggio a Poste italiane che ha poi curato la consegna delle card.
Le nuove domande presentate a maggio saranno elaborate in tempi brevi e le relative disposizioni di pagamento saranno trasmesse il prossimo 15 giugno a Poste che curerà la distribuzione delle card.
A fine mese di giugno è prevista la ricarica delle card già consegnate relative alle domande presentate a marzo ed aprile.
Lo stato delle richieste e l’ammontare del reddito riconosciuto può essere verificato sul sito dell’Inps attraverso il servizio on-line per la consultazione delle domande di reddito e pensione di cittadinanza. Si ricorda che per l’accesso a tale servizio è necessario disporre del PIN Inps, oppure dello SPID o, ancora, della carta nazionale dei servizi (CNS). (Comunicato Inps)
Reddito di cittadinanza
Disposti regolarmente i pagamenti
per le domande presentate a marzo ed aprile
 
Il 29 maggio 2019 sono state effettuate con successo le ricariche delle card Rdc già consegnate ad aprile e riferite alle domande presentate nel mese di marzo. In particolare, sono state ricaricate 498.668 card, mentre per solo 16 card la ricarica non è andata a buon fine per motivi in corso
di verifica.
Per le circa 50.000 Rdc com presentate a marzo, l’elaborazione è stata più complessa. Le relative disposizioni di pagamento sono state inviate il 15 maggio a Poste italiane, che ha curato la consegna delle card. Questo ha determinato lo slittamento della ricarica relativa al mese di aprile che è prevista per la prossima settimana.
 
Scanno