Sabato 01 Febbraio 2014 - Il Santo del giorno: Sant'Agrippano, Vescovo e martire

Il tempo... ieri - Gennaio è andato via con lo Scirocco e con tanta pioggia. Evidente rialzo termico. Oggi è entrato febbraio, il mese che ha sempre portato la neve. Temperature: mass. 9,4°C; min. 6,7°C; attuale 8,7°C (ore 23,30).
 
Celebrata a Scanno la festa di San Giovanni Bosco
SCANNO - La famiglia salesiana, presente a Scanno da sessant’anni, con tutta la comunità parrocchiale ha festeggiato ieri San Giovanni Bosco, Santo educatore amico dei giovani e, in un’unica festa, il parroco mons. Carmelo Rotolo per il suo ottantatreesimo compleanno. La navata centrale della chiesa si è riempita di bambini della Scuola d’Infanzia e di ragazzi delle scuole elementari e medie, per la celebrazione eucaristica delle ore 10,30, presieduta dal Vescovo, mons. Spina, con altri sacerdoti e seminaristi vicini a don Carmelo. Nell’introduzione, dopo il canto a don Bosco, Aurora, una bambina di scuola elementare, ha letto un testo sulla vita del Santo, ma è stato il Vescovo, nell’omelia, a far comprendere ai più piccoli il significato di quella celebrazione in un linguaggio a loro accessibile. Nella conclusione il parroco ha ringraziato tutti dall’altare, poi, come è tradizione in sacrestia ha offerto ai ragazzi un maritozzo, distribuito anche agli adulti in fondo alla chiesa. La festa è continuata nel pomeriggio con la tombolata nei locali dell’asilo.
 
LETTERA AL DIRETTORE
di Franco D’Alessandro

Caro Roberto,
ho letto con attenzione, le ragioni addotte dal prof. Piccioni riguardo la nomina del futuro presidente del PNALM. Da amante delle nostre contrade, condivido totalmente le sagge e pacate motivazioni a sostegno di una candidatura e di un ruolo, così importanti per il nostro Parco. Ritengo che il concetto di appartenenza debba essere stralciato definitivamente dall’insieme di elementi che guidano il parto di tali decisioni. Competenza, autorevolezza e un saggio radicamento sono le uniche chiavi per aprire le finestre che hanno come prospettiva il futuro. La politica, ha in carico il necessario e importante compito, di vedere e immaginare il bene della polis. Per questo deve esercitare la responsabilità di individuarne gli obiettivi e le competenze per raggiungerli, ma rimanere fuori dalla gestione operativa, chiedendo conto ,con autorevolezza, dei risultati.
Illusioni? La passione non è una illusione. E’ reale, spesso motore della storia. Franco D’Alessandro 

PS: a corollario di questi pensieri, consiglio la lettura di un interessante e attualissimo articolo di Italo Calvino, pubblicato sul quotidiano La Repubblica il 15 marzo 1980, dal titolo “Apologo sull’onestà nel paese dei corrotti”. E’ visualizzabile sulla Home Page del sito della Società Filosofica Italiana-sezione di Sulmona  “Giuseppe Capograssi”, cliccando al seguente link: http://giuseppecapograssi.wordpress.com/
 
Recuperata la reliquia
DI Papa Giovanni Paolo II
Nel garage di uno dei tre giovani

Dopo la teca e la croce è stato ritrovato nel garage di uno dei tre giovani, denunciati ieri per il furto, il pezzettino di stoffa intriso del sangue di Giovanni Paolo II. La reliquia, custodita nel santuario di San Pietro della Jenca, è un brandello della tonaca insanguinata, che il Pontefice indossava quando rimase vittima dell'attentato in piazza San Pietro il 13 maggio 1981. I tre ladri sono stati individuati dagli agenti della squadra mobile della Questura aquilana, diretti da Maurilio Grasso. Agli agenti che li hanno fermati hanno confessato di averla rubata ma hanno anche detto di averla buttata e di non ricordare dove avessero abbandonato la preziosa refurtiva, pur fornendo informazioni utili a circoscrivere le ricerche. Sono stati quindi rimessi in libertà. A loro carico solo una denuncia per furto. Il Vescovo li ha perdonati di ogni colpa.
Il prossimo 27 aprile, Papa Giovani Paolo II, che era molto affezionato a questa parte di montagna abruzzese dove amava sciare, sarà proclamato Santo.
 
Il lago di Scanno ha raggiunto il tutto pieno
Ma non c’è il pericolo di esondazioni
Dopo i lavori di ripulitura del canale emissario
VILLALAGO - Ieri il Lago Cupaione ha tracimato, facendo portare le acque dal suo torrente verso il lago Lucciola a Villalago. Uno specchio d’acqua che si forma solo in queste circostanze. Le piogge recenti hanno fatto raggiungere al Lago di Scanno il suo massimo livello, senza però minacciare le costruzioni rivierasche. Nella cronaca del 5 dicembre 2010 questo giornale scrisse: “il lago di Scanno ha esondato in più punti mettendo in pericolo l’hotel del lago e inondando alcune ville e un chioschetto”. A questo titolo seguiva la seguente cronaca. «L’allarme è scattato ieri mattina, quando il livello delle acque del lago è salito tanto da mettere in pericolo di inondazione il piano terra dell’Hotel del Lago. Per tutta la notte precedente i proprietari ne hanno spiato “le mosse”, con lo sguardo rivolto anche alla piena del Fiume Tasso. Col far del giorno le acque avevano risalito la battigia, inondando gran parte del prato antistante all’Hotel. E col passar delle ore minacciavano di penetrare nei locali del ristorante. Infatti, c’erano solo  tre centimetri tra le acque e la soglia d’entrata. E’ stato subito richiesto l’intervento delle amministrazioni di Scanno e Villalago. Nel pomeriggio sono arrivati i Vigili del Fuoco dell’Aquila, distaccamento di Sulmona, e hanno deciso, presente il sindaco di Villalago, di far ripulire con una ruspa il canale di scolo, tappato in parte, nella sua parte iniziale, prima del lago Cupajone, da rami e tronchi d’albero. In serata sono iniziati i lavori, che hanno nel giro di qualche ora allontanato il pericolo di inondazione dell’Hotel. Ieri le acque sono entrate nel chioschetto di Tonino Ciccotti e in una delle villette, situate dappresso le rive del lago. I Vigili del Fuoco hanno deciso di restare per tutta la notte, con lo scopo di sorvegliare il canale ed intervenire nel caso che s’intoppi di nuovo. L’emergenza di ieri ha riproposto il problema della ripulitura annuale del canale di sfogo delle acque del lago, che non veniva effettuato da molti anni. Occorre, invece, farlo regolarmente all’inizio della primavera e dell’autunno, per scongiurare il pericolo di esondazione».
Questa la cronaca. L’anno dopo sono stati eseguiti da parte del Genio Civile i lavori di ripulitura del canale, segnalati con urgenza dalle Amministrazioni Locali. Il dirigente del servizio, in una lettera al Presidente della Comunità Montana e per conoscenza al Sindaco di Villalago e a quello di Scanno, così si è espresso: «… i lavori non hanno modificato il regime idraulico del corso d’acqua, ma sono stati
condotti in modo tale da ripristinare la funzionalità idraulica del reticolo idrografico».
Si allegano le foto che mostrano lo stato primitivo del canale e lo stesso dopo i lavori di ripulitura. Grazie a questi interventi (e se verranno fatti regolarmente ogni anno) il lago non inonderà più le costruzioni vicine.
 
 
RINVENUTI RESTI DELLA LINCE
FUGGITA DALL’AREA FAUNISTICA
 
Nella scorsa settimana, in territorio del Comune di Bisegna, sono stati rinvenuti dalle Guardie del Parco pochi resti di un animale che ad un attento esame del Veterinario del Parco sono risultati  appartenere ad una Lince. Molto verosimilmente si tratta dei resti della Lince, un maschio di 5 anni, che nello scorso mese di giugno era fuggita dall’Area Faunistica di Civitella Alfedena, notizia a suo tempo ampiamente riportata dalla stampa. Dall’esame dei pochi resti non è stato possibile risalire alle cause della morte. Subito dopo la sua fuga fu attivato servizio di monitoraggio sulla presenza dell’animale e furono  praticati diversi tentativi  di cattura con esito negativo, ciò in relazione  sia alla difficoltà oggettiva di un’operazione di questo tipo sia per il comportamento estremamente elusivo della specie. Queste operazioni furono eseguite in termini riservati per ovvi motivi legati alla necessità di garantire la piena operatività degli interventi, senza quindi  la presenza di curiosi. Dopo un primo periodo di relativa visibilità dell’animale  - circa un mese – ne seguì un altro con scarsi avvistamenti dell’individuo, che non permise di attivare ulteriori operazioni di cattura. Nello scorso mese di ottobre la Lince fu avvistata e fotografata in prossimità del cimitero di Bisegna, per poi far perdere le proprie tracce, fino al rinvenimento dei resti. Restando sempre in tema di rinvenimento di animali, si comunica che dopo gli esami condotti dall’I.Z.S. dell’Abruzzo e del Molise, sede di Avezzano, sul cervo rinvenuto morto il 22 gennaio scorso, di cui si era supposto l’abbattimento da arma da fuoco, il referto dell’Istituto  non conferma l’ipotesi iniziale,   facendo risalire le cause della morte ad un “trauma da corpo battente, in azione  e blocco digestivo” , quindi non da arma da fuoco.
(Ufficio di Presidenza, Antonietta Ursitti)
DALL’ORDINE DEI MAGISTRATI D’ABRUZZO

Quello dell'Associazione Nazionale Magistrati, sezione Abruzzo, sulla proroga dell'accorpamento dei Tribunali di Avezzano e Sulmona a L'Aquila e di Lanciano e Vasto a Chieti, è senza alcun dubbio un intervento scomposto, immotivato e irragionevole. Difatti, solo pensare che dall'accorpamento possa derivare una migliore risposta alla crescente domanda di giustizia è un'affermazione, questa si, che ci lascia sgomenti, vivamente preoccupati, sbigottiti, sconcertati e mortificati. Basti pensare, infatti, alle gravissime disfunzioni che si sono verificate e si stanno verificando nelle realtà giudiziarie che hanno già visto l'entrata in vigore della legge di riforma (?!) della geografia giudiziaria. Rinvii a nuovo ruolo, fascicoli ancora giacenti negli scatoloni, carenza di aule e di spazi, aumento spropositato dei costi: cosi si può riassumere la situazione che ha finora provocato questa "grandiosa" riforma, la quale strumentalmente ignora che la giustizia esercitata nei Tribunali impropriamente definiti minori è sicuramente più efficace e più rapida, costituendo, peraltro, vero argine all'illegalità diffusa. Nella realtà abruzzese i disagi sarebbero ben maggiori ove si pensi a L'Aquila e alla grave situazione degli uffici giudiziari, cosi come descritta anche dal Presidente della Corte d'Appello nella relazione introduttiva all'inaugurazione dell'anno giudiziario, e ai gravi danni del palazzo di Giustizia di Chieti. Come sia possibile amministrare seriamente la giustizia in queste condizione è un mistero. Dimentica ANM sezione Abruzzo che, con l'accorpamento, ai tanti cittadini abruzzesi, in particolare a quelli residenti nel sud della regione, verrà di fatto impedito il diritto costituzionalmente garantito di accedere alla giustizia: altro che "interessi localistici e individuali o frutto di logiche lontane anni luce dall'interesse generale". Purtroppo, gli Avvocati, a differenza dei Magistrati, sono abituati (ma non rassegnati) a non avere alcuna interlocuzione quando si affrontano argomenti di politica giudiziaria, e se, per una sola volta, ai Magistrati non è stato consentito di imporre la loro volontà, come è sempre accaduto in passato e come è accaduto anche in occasione della revisione della geografia giudiziaria, tale eccezione non può che rallegrare, anche se l'auspicio è che l'eccezione diventi, a questo punto, una regola. Gli Avvocati abruzzesi, quindi, auspicano che nel prossimo passaggio parlamentare alla Camera dei Deputati venga confermato l'interesse generale e che questo emendamento sia definitivamente approvato, consentendo all'Abruzzo di avere un sistema giudiziario veramente efficiente e di esempio per tutta la realtà giudiziaria del paese. Il Presidente, avv. Gabriele Tedeschi